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Cilento Faber: i giovani, pionieri di una nuova sostenibilità - Presentazione Cappella di San Nicola

La chiesetta di San Nicola sorge nel rione Spio “alla Pagliara”, luogo che ebbe come prime abitazioni  delle capanne per l’appunto coperte di paglia e stoppie, poi trasformate in “case terragne”,  abitate da bracciali (braccianti) che attendevano alla coltura ……e le donne a filare ed a tessere (Giustiniani).
Sulle origini della chiesa del rione Spio (quest’ultimo rappresentato da una torre nello stemma di Vallo) si sono interrogati molti studiosi. Probabilmente essa fu edificata  nel  XVI secolo,  dato che, secondo  le notizie fornite  dallo storico locale Don Giovanni Maiese, "nel 1596 certamente esisteva. [...] Mons. Carafa nel 1645 accontentò  gli Spiesi erigendo in nuova parrocchia la Chiesa di San  Nicola, come appare dalla S. Visita di quell'anno". 
La chiesa, che custodisce la statua del Santo (vescovo di Myra, Turchia, 270-343) di stile bizantineggiante, inizialmente era molto piccola, e fu successivamente ampliata con il contributo dei fedeli, che tuttora onorano il Santo con solenni festeggiamenti, per i fatti miracolosi che gli si attribuiscono, il 6 dicembre di ogni anno.
Questa festa ha anche la funzione, così come un’apposita sosta della processione del protettore San Pantaleone il 27 luglio nel mentre si assiste ad uno spettacolo di fuochi pirotecnici, di ricordare e rimarcare l’antica autonomia del casale dello Spio da quello di Corinoti o della Piazza, casali che uniti hanno dato vita all’odierno comune. 
Le fonti agiografiche ci dicono che il  Vescovo di Myra avrebbe resuscitato cinque bambini rapiti e uccisi da un oste (in questa statua posti in un secchio di legno), soccorso marinai dal naufragio, condotto dei ladri a più miti consigli e debellato terribili carestie recandosi al porto per chiedere ai marinai delle navi che stavano trasportando il grano ad Alessandria d’Egitto di darne una parte alla città di Myra. I marinai eseguirono l’ordine di Nicola e miracolosamente le navi si riempiono nuovamente di grano, così che, giunti a destinazione, i marinai non trovarono nessun ammanco nel carico. 
Una famosa canzone popolare cilentana ricorda la figura di questo santo, onorato in ben venti parrocchie della diocesi.
Gaetano De Luca, 2025 

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Iniziativa promossa dal Comune di Vallo della Lucania, con il contributo della Regione Campania, nell’ambito della seconda edizione di “Cilento Faber. I Giovani, Pionieri di una nuova sostenibilità”




mercoledì 16 luglio 2025 19:42:26




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